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In questa sezione si possono trovare alcuni consigli per coloro che devono insegnare ai bambini/adolescenti come organizzarsi e destreggiarsi quando si devono prendere cura del proprio corpo. Provare e riprovare serve per formare conoscenze, abilità e concetti. Molte volte può essere necessario scomporre in più parti il compito per renderlo comprensibile e agevole. L’“insegnante” dovrà cercare di fornire informazioni dettagliate e trovare i tempi e i modi per far sì che ognuno possa, con il passare del tempo, acquisire pian piano le abilità necessarie e la sicurezza del risultato. Molta attenzione va data all’ambiente nel quale si eseguono le operazioni: deve essere sicuro e agevole, e all’organizzazione del materiale occorrente. Suggerire delle alternative permette alle persone di sperimentare diverse “tecniche” in modo da poter scegliere ciò che piace di più.
LAVARSI
Serve acqua e detergente specifico per le varie parti del corpo; si usano le mani e ci si serve anche di spugna. Ne esistono di vari tipi e forme: la spugna naturale o porosa trattiene tanta schiuma, quelle di tessuto particolare sono più facili da risciacquare; con impugnature diverse o a guanto, ecc.
Ogni prodotto ha diverse consistenze e confezioni:
- saponetta: è la più diffusa, ma può scivolare dalle mani o dove si ripone;
- sapone liquido con dispenser: risulta più igienico e per alcuni più facile da usare. Ad ogni pressione, sull’apposito beccuccio dosatore, eroga una dose sempre uguale di prodotto.
Procedimento generale per lavarsi
Spogliarsi, avere a disposizione i detergenti, le spugne e le salviette o accappatoio per asciugarsi.
Munirsi di tappetini antiscivolo per la vasca da bagno o il piatto doccia; quando si usa il sapone si rischia di scivolare sulle superfici lisce di vasca e doccia! e anche di un tappetino da bagno dove appoggiare i piedi quando si esce.
Si miscela l’acqua e si verifica con la mano la temperatura prima di immergersi e usarla.
Si inumidisce la pelle, si dosa il sapone sulle mani o sulla spugna; ci si insapona e lava con movimenti circolari. Ci si sciacqua facendo attenzione a non lasciare tracce di sapone; ricordarsi anche di sciacquare gli strumenti che si usano.
Fare la doccia o il bagno è questione di gusti; la doccia da molti è considerata più pratica, veloce e più conveniente per un minor uso di acqua, il bagno risulta più rilassante.
MANI
Si incrociano i pollici, le altre dita delle mani si posizionano sul dorso della mano opposta (una mano impugna l’altra), le dita di una mano passano sul dorso dell’altra dalla parte del pollice e quelle dell’altra mano passano sul dorso dell’altra dal lato esterno (quello opposto al pollice), si fanno movimenti “rotatori” scambiando di volta in volta la posizione delle dita che afferrano il dorso della mano opposta.
Per chi ha difficoltà, prima una mano lava l’altra con movimenti di sfregamento avanti/indietro.
DENTI
Occorrente: spazzolino, dentifricio, bicchiere per risciacqui.
Si puliscono ogni giorno, mattino e sera e sempre dopo i pasti per togliere residui di cibo ed evitare formazione di placca, causa prima della carie.
Si inumidiscono le setole dello spazzolino e si mette sopra un po’ di dentifricio. Per avere il controllo di dove va messo il dentifricio impugnare lo spazzolino tra pollice e indice vicino alle setole. Si mette lo spazzolino in bocca e si distribuisce sui denti il dentifricio, spazzolando le superfici piane (parti masticanti di molari e premolari) con movimenti avanti/indietro; poi le parti davanti (vestibolari) e dietro (palatali per i denti sopra e linguali per i denti sotto) spazzolando partendo dalla gengiva verso la fine del dente e ripartendo ancora dalla gengiva verso la fine del dente. Non vanno sfregati dall’alto al basso o viceversa per non irritare le gengive che devono essere solo massaggiate dalle setole. Se questi movimenti sono difficili, iniziare spazzolando sempre in modo delicato.
CAPELLI
Esistono diversi attrezzi per pettinarsi. Pettini con denti più o meno radi e di vari materiali. Quelli di legno sono antistatici e, se a denti larghi, ideali per i capelli ricci perché li districano senza disfarli.
Le spazzole sono anch’esse di svariate forme, misure e materiali: per spazzolare e per fare la piega (queste solitamente tonde).
Per le acconciature esistono vari tipi di fermagli: elastici, pinze, mollette, fasce, cerchietti.
Ci si pettina partendo dalla cute verso le lunghezze, facendo attenzione, se ci sono dei nodi, a districarli senza spezzare i capelli: piccoli movimenti di pettine o spazzola, tenendo con una mano la ciocca al di sopra del nodo.
Per fissare le acconciature si possono usare: lacche, spume, cere, gel. Alcuni se ne vanno spazzolando i capelli, altri (tipo il gel) per toglierli bisogna lavare i capelli.
Lavare i capelli
Preparare i detergenti e il materiale occorrente per pettinarli e asciugarli. Pettinare i capelli per sciogliere i nodi. Inumidire i capelli e dosare il detergente (sarebbe meglio diluirlo in precedenza in un contenitore, così il prodotto risulta meno aggressivo).
Si lava la cute con movimenti circolari senza sfregare troppo per non irritare il cuoio capelluto, ma massaggiandolo delicatamente con i polpastrelli. Si risciacquano e se si desidera si mette il balsamo sulle lunghezze e punte e si lascia in posa qualche minuto per penetrare nei capelli. Trascorso il tempo di posa si pettinano per districarli con un pettine a denti larghi per non spezzarli e si sciacquano bene. Si asciugano con spazzola e fon, oppure si puntano i bigodini
MANICURE/PEDICURE
Per la cura della unghie e pelle di mani e  piedi sono indispensabili:
- limetta per unghie (la migliore è quella in cartone)
- bastoncino per cuticole
- forbicine
- tronchesino
- creme apposite per mani e per piedi
- smalto
- acetone e cotone
Tagliare le unghie per i non vedenti risulta particolarmente difficile, meglio accorciarle usando la limetta una volta alla settimana per evitare che si allunghino troppo. Si appoggia la lima in modo che sia perpendicolare rispetto all’unghia e si muove in avanti e indietro fino ad ottenere la lunghezza desiderata, limando anche i lati cercando di dare all’unghia una forma tondeggiante e liscia. Per spingere indietro le cuticole si usa l’apposito bastoncino e l’operazione va fatta dopo averle ammorbidite in acqua calda (anche dopo aver fatto bagno o doccia).
N.B: Limare le unghie su una base d’appoggio, può agevolare l’operazione se inesperti. Il tronchesino risulta più facile delle forbicine.
Mettere lo smalto
Per chi è inesperta è meglio usare smalti trasparenti o chiari: non si notano le sbavature se si fanno! Si afferra il tappo tra indice e pollice e si svita tenendo ferma con l’altra mano la boccettina; prima di estrarre completamente il pennellino, farlo scorrere lungo il bordo per eliminare l‘eccesso di smalto; posizionare il dito medio della mano che afferra il pennellino sotto il polpastrello dell’unghia che si vuole smaltare, farà da guida e perno per avere la mano ferma nel mettere lo smalto; il pennellino va passato partendo dall’attaccatura dell’unghia fino alla fine con movimento deciso e senza ripassarci sopra; si formano due/tre binari per smaltare tutta la superficie dell’unghia; infine, si passa un cotton fioc imbevuto di acetone sulla pelle intorno all’unghia per togliere, se ci sono, delle sbavature di smalto.
ORECCHIE
Il consiglio dei medici è di pulirle con un fazzoletto di tela che avvolge il dito o una forcina per capelli e di farlo con molta delicatezza. I cotton fioc sono sconsigliati perché invece di pulire spingono all’interno lo sporco; per la loro conformazione si infilano troppo nel canale auricolare e potrebbero causare lesioni. Se si formano dei tappi di cerume consigliano di non usare sistemi “fai-da-te” reperibili anche in farmacia, ma di rivolgersi sempre a un otorino.
DEODORANTI/PROFUMI
Il deodorante ha la funzione di prevenire i cattivi odori della sudorazione. Ne esistono di vari tipi per le varie parti del corpo: ascelle, parti intime, piedi. Si mettono sulla pelle lavata e asciutta. Il profumo si mette per il piacere dell’olfatto (non per coprire cattivi odori). Si mette in alcuni punti del corpo: polsi, interno dei gomiti, dietro alle orecchie, dietro alle ginocchia. Si dice che questi punti siano caldi e favoriscano il rilascio delle sostanze profumate. Da evitare sono le parti delicate, fare attenzione a non macchiare gli indumenti e a non esagerare con la quantità.
TRUCCO
Prima di truccare il viso la pelle va curata, nutrita e protetta. E’ bene farsi consigliare quando si acquistano i prodotti: vanno scelti in base al tipo e colore della pelle. Fare delle prove di trucco prima di scegliere il proprio e farsi consigliare sul risultato. Ultimamente molte profumerie organizzano corsi di trucco anche per non vedenti avvalendosi di esperti truccatori.
IGIENE INTIMA/CICLO MESTRUALE
Durante il ciclo mestruale bisogna prestare molta cura all’igiene intima.
I tipi di detergenti intimi in commercio sono svariati, scegliere sempre quelli neutri o con valore PH vicino a quello della pelle, che in quei punti è più delicata. Anche gli assorbenti igienici sono svariati, fare delle prove e scegliere quelli più adatti e comodi a secondo del flusso e dei giorni del ciclo o quelli che lo precedono. Esistono anche quelli per persone allergiche, fatti di puro cotone idrofilo che si trovano generalmente in farmacia. L’assorbente va cambiato durante la giornata ogni 3-4 ore in base al flusso del ciclo; a ogni cambio è bene lavarsi, se impossibilitati munirsi di salviettine igieniche umidificate. La maggior parte degli assorbenti hanno una parte adesiva che va posizionata nella zona del cavallo dello slip. Per verificare la giusta posizione dell’assorbente si possono prendere (se ci sono) le cuciture orizzontali del cavallo, oppure si può posizionare a contatto con la parte intima e poi allo slip. Per toglierlo, prenderlo dal bordo superiore, piegarlo e incartarlo nelle apposite bustine o avvolgerlo nella carta igienica prima di buttarlo nella pattumiera; non gettarlo nel water, potrebbe non essere biodegradabile e intasarlo.
RADERSI
La frequenza di radersi è facoltativa, ma è consigliabile non farlo la sera perché la pelle, essendo meno riposata, è meno distesa e di conseguenza la rasatura non viene bene. Se si usa la lametta si inumidisce il viso e si passa sul viso la schiuma da barba (in tubo da usare con ciotolina e pennello; spray  dosatore in schiuma o gel da passare sul viso con le mani).
Si dosa la schiuma sul palmo della mano, se ne prende con l’altra una certa quantità e la si distribuisce sul viso con movimenti circolari. La lametta si passa dall’alto del viso verso il basso fino al mento, tendendo la pelle tesa con una mano e per la zona baffi si tende la pelle chiudendo le labbra su se stesse; per il sottomento si passa la lametta dal basso verso l’alto; in pratica si passa la lametta seguendo il verso del pelo, quando si è pratici si può passare anche contropelo per avere una rasatura migliore (il pelo così viene sollevato dalla lametta e reciso molto vicino alla pelle). Il contropelo si fa se la pelle lo permette, molte persone passando il rasoio in questo modo si irritano. Bisogna fare attenzione alla zona delle basette per non tagliarne una più corta dell’altra. La rasatura avviene seguendo binari verticali partendo da un lato del viso per finire dall’altro. Si sciacqua il viso, si tampona (non sfregare per non irritarsi) con l’asciugamano e si passa un dopobarba (di solito emolliente, calmante, ecc.) o una crema (anch’essa calmante, emolliente, idratante, ecc. Se ci si taglia tenere a portata di mano il cotone con del disinfettante o gli stick emostatici per fermare il sangue.
Se si usa il rasoio elettrico, è da consigliare quello con testine rotanti perché, a detta di molti, sono meno irritanti e radono meglio. La pelle deve essere asciutta (nuovi modelli anche con pelle bagnata o direttamente sotto la doccia) e i movimenti lenti e circolari. Si controlla la parte rasata con i polpastrelli delle dita e se si sente ancora “pungere” si ripassa.
Si pulisce il rasoio con l’apposito pennellino (alcuni modelli si possono sciacquare sotto l’acqua corrente e si lasciano asciugare prima di riporli).
DEPILAZIONE/EPILAZIONE: vantaggi e svantaggi di ogni metodo
RASOIO: ne esistono in commercio diversi modelli dedicati alle donne, che hanno l’impugnatura più larga del normale così da poter essere impiegati facilmente anche sotto la doccia. Dopo aver bagnato e insaponato la zona da depilare, si passa il rasoio solitamente contropelo, partendo dal basso e andando verso l’alto con un tocco leggero e uniforme.
Vantaggi: pratico ed economico, il rasoio offre risultati immediati e indolori.
Svantaggi: la depilazione dura solo qualche giorno. Inoltre, i peli ricrescono più duri e spessi e la rapida crescita lascia la pelle ruvida. Infine, se non viene usato un rasoio affilato si può irritare la pelle.
Consigli: non si deve mai eseguire la depilazione con il rasoio a pelle asciutta per evitare di irritare la cure e provocare taglietti. Meglio bagnarla sempre con acqua calda, che aiuta a dilatare i follicoli e a rendere meno traumatica l’operazione. Prima del trattamento è possibile applicare un prodotto come la crema da barba che aiuta la lametta a scorrere e ammorbidisce i peli. Dopo l’operazione, applicare una crema lenitiva.
CREMA DEPILATORIA: contiene sostanze chimiche che agiscono sulla cheratina contenuta nei peli dissolvendola e, quindi, spezzandoli. E’ indicata soprattutto per la depilazione di zone ampie, come gambe e braccia, e per peli di pochi millimetri. Dopo aver inumidito la pelle, si stende il prodotto lasciandolo agire per qualche minuto e si risciacqua con acqua tiepida.
Vantaggi: di facile applicazione, indolore e rapida, lascia la pelle morbida e liscia, per cui può essere utilizzata anche poco prima di uscire. E’ il metodo più delicato e può essere usato anche da chi ha problemi venosi alle gambe. L’uso frequente delle creme, indebolisce i peli che, così, ricrescono meno ispidi.
Svantaggi: l’inconveniente principale è dato dalla ricomparsa dei peli dopo poco tempo. Le creme depilatorie, inoltre, non sono tollerate da tutti e possono avere effetto irritante provocato dalle sostanze chimiche che contengono. Se la pelle è abbronzata, questo metodo può avere un effetto schiarente.
Consigli: prima di utilizzare la crema depilatoria è opportuno testare se esiste il rischio di un’irritazione applicando una piccola quantità di prodotto su una piccola porzione di cute. In tal caso, sciacquare accuratamente e abbondantemente la zona e applicare una crema lenitiva.
CERETTA A CALDO E A FREDDO: la ceretta può essere applicata ovunque, su gambe, braccia, inguine o viso ed è il rimedio ideale se si ha una peluria folta e spessa. Quella a caldo va fatta fondere a bagnomaria oppure viene riscaldata in un apposito fornelletto. Viene applicata sulla parte da depilare e tolta mediante strisce di carta, con un unico strappo secco nella direzione opposta a quella della crescita. Quella fredda è pronta subito per l’uso e si trova già preparata su strisce di carta che devono essere applicate e strappate.
Vantaggi: questa tecnica estirpa il pelo alla radice e, quindi, la ricrescita richiede più tempo: la pelle rimane liscia per tre-quattro settimane. Eseguita costantemente riduce la densità dei peli e ne diminuisce il calibro, con un effetto estetico positivo.
Svantaggi: il dolore al momento dello strappo non è tollerato da tutte e lascia la cute arrossata per qualche ora. Inoltre, la ceretta (soprattutto quella a caldo) è sconsigliata a chi ha problemi venosi o i capillari fragili: questi ultimi si potrebbero rompere, causando la formazione di lividi.
EPILATORE ELETTRICO: è un metodo veloce che, grazie alla speciale testina di cui ogni epilatore è dotato (composta da una spirale o da piccole lamine che girano ad alta velocità), afferra i peli saldamente e li estirpa alla radice consentendo di eliminare anche quelli più corti. Il pelo viene tolto alla radice e non ricresce rapidamente, né ispessito. La testina deve essere appoggiata sulla zona da depilare e deve essere fatta scorrere contropelo con delicatezza e senza premere troppo.
Vantaggi: è un metodo veloce che consente di ottenere risultati duraturi per almeno tre settimane. Svantaggi: il fastidio prodotto dallo strappo dipende dalla zona e dalla lunghezza dei peli: più sono lunghi, maggiore è il dolore, anche se normalmente è ben tollerato. In commercio esistono diversi tipi di epilatori elettrici, più o meno delicati, con diverse testine intercambiabili e a più velocità a seconda della zona da depilare. Se l’operazione non è eseguita correttamente, però, questa tecnica può causare la comparsa di peli incarniti.
Consigli: prima del trattamento è opportuno frizionare la parte interessata con un guanto di crine per preparare la pelle.
ELETTRODEPILAZIONE: consiste nell’introdurre nel canale del pelo un ago microscopico. Si fa passare una scarica elettrica per distruggerlo, eliminandolo così dal corpo o dal viso in modo definitivo.
Vantaggi: è una depilazione definitiva.
Svantaggi: è un metodo piuttosto doloroso e costoso. Occorrono più sedute prima che il pelo scompaia del tutto, soprattutto se si tratta di superfici estese come le gambe. Può lasciare cicatrici e le sedute sono molto lunghe.
Consigli: deve essere eseguita da professionisti qualificati perché è necessaria una mano ferma per colpire esattamente le radici del pelo.
Costi: possono variare a seconda della durata di ogni seduta dai 30 ai 70 euro; generalmente i centri estetici fanno pagare 1 euro circa al minuto.
LASER: è un metodo che sfrutta un fascio di luce concentrato in grado di colpire selettivamente la melanina presente nel pelo. Questa è concentrata nel bulbo e nel fusto del pelo. La luce laser è, quindi, in grado di colpire i bulbi piliferi che, se si trovano nella fase di ricrescita chiamata anagen, vengono distrutti definitivamente. Sono molti i laser che possono essere utilizzati per la depilazione permanente, ma quelli considerati più validi dagli esperti sono l’Nd-Yag 1064 nm e il Diodico.
Vantaggi: non è doloroso ed è permanente. Durante ogni seduta il 15% dei peli trattati viene eliminato definitivamente.
Svantaggi: per eliminare i peli possono essere necessarie numerose sedute, generalmente otto, ma dipende dalla zona da trattare, tra una seduta e l’altra devono trascorrere almeno 40 giorni. Inoltre i peli chiari, che contengono poca melanina, possono essere eliminati con maggiore difficoltà, mentre i peli bianchi non vengono “letti” dal laser e non possono essere trattati adeguatamente.
Consigli: è un trattamento specialistico che deve essere eseguito da operatori qualificati. Attenzione al tipo di apparecchio utilizzato: ne esistono alcuni in grado di emettere flash luminosi, chiamati erroneamente laser a luce pulsata, che offrono il vantaggio di essere più veloci nell’eseguire le sedute, ma che possono causare bruciature senza una adeguata distruzione dei bulbi piliferi.
Costi: variano a seconda della zona che viene trattata.

 

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